Washington, 25 mar. (AdnKronos) – L’Fbi è in affanno e non riesce ad affrontare con la necessaria efficacia le continue minacce terroristiche contro gli Stati Uniti. Queste le conclusioni alle quali è giunta in un rapporto diffuso oggi la Commissione istituita dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 e incaricata di monitorare le attività del federal Bureau of Investigation. L’Fbi, sottolinea il documento, ha urgente necessità di migliorare le proprie capacità di intelligence e deve assumere un numero maggiore di traduttori ed esperti di lingue straniere.
Secondo il rapporto del quale dà conto il New York Times, nonostante i progressi compiuti nella raccolta complessiva e nella condivisione di informazioni di intelligence con le altre agenzie governative l’Fbi è “in ritardo” quando si tratta di ottenere informazioni sul campo e di analizzarle. “Questo squilibrio deve essere affrontato con urgenza per affrontare le crescenti e sempre più complesse minacce alla sicurezza nazionale” provenienti da terroristi e hacker a livello globale.
Quanto agli esperti di lingue straniere, il rapporto precisa che l’Fbi ne ha un numero sufficiente nei suoi uffici principali, ma che in quelli più piccoli sparsi nel resto del Paese il loro numero è “scarso”. Per questo, “assumere nuovi esperti ed integrarli dovrebbe essere una delle maggiori priorità” del Bureau.