(AdnKronos) – (Adnkronos) – “Purtroppo la crisi in Ucraina e le relative sanzioni – spiega Curto – si sovrappongono sia ad una fase di bassa crescita dell’economia russa che già si stava riverberando sulle vendite dei prodotti italiani sia ad forte svalutazione del rublo che rende ancora meno appetibili i prodotti stranieri, soprattutto quelli italiani, posizionati sull’alta gamma della moda, sulla meccanica di precisione e sull’agroalimentare di nicchia”.
“Trascurando completamente il discorso legato ai possibili risvolti energetici, alla svalutazione del rublo e alle penalizzazioni applicate dalle banche russe, questa crisi dei rapporti commerciali – dice Curto – sta colpendo due roccaforti della nostra economia, la moda e l’agroalimentare. Quest’ultima, poi, è la seconda voce delle esportazioni in Russia, dopo la produzione di macchinari. E così, mentre le imprese italiane guardano ai mercati esteri per sopravvivere, il nostro Paese perde il contatto con uno dei mercati più ricchi e dinamici per l’export tricolore. Una situazione insostenibile”.
“Credo sia assolutamente necessario che il premier Renzi, il Ministro dello Sviluppo Economico Guidi e Lady Pesc Mogherini aprano al più presto un confronto con le Organizzazioni Imprenditoriali su come uscire da una situazione che rischia di avere ripercussioni economiche devastanti nel nostro Paese, in particolar modo sulle economie regionali più esposte come il Veneto, che da sempre ha un rapporto privilegiato con il mercato russo”, conclude.