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Russia: Calenda, effetto sanzioni inferiore all’1% export italiano

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Roma, 25 giu. (AdnKronos) – “Il Governo condivide le preoccupazioni espresse nelle mozioni circa le ripercussioni della crisi ucraina nei rapporti economici con la Russia. La stima sulla contrazione delle esportazioni è, per tutto il 2015, comunque inferiore all’1% del totale dell’export italiano di beni”. Ad affermarlo è il viceministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda alla Camera durante la discussione sulle mozioni concernenti iniziative volte alla revoca delle sanzioni dell’Ue contro la Russia e al raggiungimento di una soluzione politico-diplomatica della crisi ucraina.
“Una perdita, peraltro, ampiamente recuperata dall’aumento dell’export italiano verso gli Usa nel solo primo quadrimestre di quest’anno. Mercato -sottolinea- su cui si è concentrato l’investimento promozionale del Governo proprio nei settori più colpiti dalla crisi russa, a partire dall’agroalimentare, al fine di offrire uno sbocco alternativo alle aziende italiane. L’Italia -aggiunge Calenda- ha svolto e continuerà a svolgere, in raccordo con i partner europei e internazionali, un ruolo costruttivo per facilitare la risoluzione della crisi e il ritorno alla piena normalità nei rapporti con Mosca”.
Questo impegno, rileva Calenda, “non può però prescindere dalla necessità, prima di tutto, di tutelare il principio di salvaguardia dell’integrità territoriale, che rappresenta la ragione dei provvedimenti adottati verso la Federazione Russa. Quando questo principio è messo in discussione alle porte dell’Europa, -conclude- allora la sua tutela non è solo un atto dovuto verso i principi del diritto internazionale e della legalità, ma anche e soprattutto un atto necessario per difendere interessi nazionali che vanno ben oltre quelli del commercio”.