Home Nazionale Riforme: Boschi, per nuovo Senato non mi piace listino bloccato

Riforme: Boschi, per nuovo Senato non mi piace listino bloccato

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Roma, 3 nov. (AdnKronos) – “Io non sono dura, le pare che se lo fossi stata avremmo accettato 140 modifiche al testo iniziale della riforma del Senato? Posso dirle che non condivido tutte le scelte alle quali ci hanno portato le mediazioni? Comunque sono soddisfatta, perché non sono state svilite le linee guida della riforma”. Lo dice Maria Elena Boschi nel nuovo libro di Bruno Vespa in un’intervista anticipata da ‘Oggi’.
Sulle modalità di elezione del nuovo Senato, Boschi argomenta: “In sede di attuazione, bisognerà scegliere tra opzioni diverse. Quando si elegge il consiglio regionale, si possono indicare i consiglieri da mandare in Senato o ci può essere una lista che già individua i candidati senatori di un certo partito oppure mandare in Senato chi ha avuto più preferenze. A me non piace il listino bloccato e nemmeno l’idea che vadano al Senato i più votati. Preferirei una seconda colonna in cui possa scegliere con un pallino il mio consigliere-senatore. Ma per ora è soltanto una mia idea”.
Quando sarà in vigore il nuovo sistema? “Nel 2018 saranno i consigli regionali, già eletti, a scegliere i senatori al proprio interno. Poi via via il nuovo sistema entrerà in funzione”. Sulla riforma del titolo V della Costituzione, Boschi aggiunge: “Sono più statalista che regionalista, ma abbiamo dovuto trovare un punto d’incontro. Non è facile agire quando i parlamentari sono regionalisti su tutti gli argomenti, tranne quelli trattati dalla commissione in cui stanno. In ogni caso, nonostante le mediazioni, abbiamo tolto alle regioni competenze su energia, infrastrutture, ambiente, concorrenza…”. Avrebbe tolto ancora qualcosa? “La formazione professionale e poi con la competenza regionale sul turismo lo Stato fa fatica a portare avanti una propria strategia”.