Roma, 3 nov. (AdnKronos) – “Mettendo insieme ‘solamente’ il taglio dei trasferimenti dello Stato verso i Patronati e Caf e quello verso gli enti territoriali, la Legge di Stabilità appare tutt’altro che espansiva e guardando al deficit anche piuttosto rischiosa”. Con queste parole il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, torna a commentare e ad approfondire gli aspetti negativi della manovra in discussione in Parlamento.
“Nel primo taglio non c’è altra logica – spiega Capone – se non quella di colpire soggetti, Caf e Patronati, che per conto dello Stato e in rappresentanza degli interessi diffusi di lavoratori, di pensionati e delle categorie produttive espletano gratuitamente su tutto il territorio nazionale pratiche importanti a vantaggio di fasce della popolazione con maggiori difficoltà economiche, la maggior parte delle quali al Sud. Una scelta che mette a rischio diverse migliaia di posti di lavoro, causando oltretutto un gravissimo pregiudizio per il cittadino e per la stessa pubblica amministrazione che si troverà a gestire milioni di pratiche, senza filtro alcuno”.