Roma, 1 giu. (AdnKronos) – Il M5S supera la prova regionali, un tempo spina nel fianco del Movimento. Non è un trionfo, ma i 5 Stelle incassano un risultato insperato, con numeri a due cifre in tutte le 7 Regioni al voto e i grillini saldamente al secondo posto in ben 4 Regioni su sette. Rispetto al voto delle europee, il M5S perde qualche punto ma fa decisamente meglio delle aspettative.
Un successo che certifica la scelta azzeccata di tornare in tv dopo una serie infinita di ‘stop and go’, ma soprattutto premia la decisione dei vertici di munirsi di un direttorio calato dall’alto tra i mugugni della base e degli eletti. Il direttorio, ma più in generale i parlamentari tutti, hanno battuto il territorio palmo a palmo, da un estremo all’altro del Paese. Casaleggio stratega, Grillo defilato come in ogni competizione elettorale locale.
Il leader riconosce gli sforzi dei suoi. La campagna elettorale è stata “fatta prevalentemente da loro in maniera straordinaria, sempre in mezzo alla gente”, dice. E c’è già chi pensa che il Movimento funzioni meglio quando Grillo lascia andare avanti i volti più noti, invece di scendere in campo e schierarsi in prima linea. Sarà per questo, forse, che poco dopo torna a puntualizzare sul blog: “noi continueremo. Io sarò sempre presente assieme a Casaleggio”.