Roma, 21 ott. (AdnKronos) – “DittatuRai”. E’ il neologismo che lancia Beppe Grillo tuonando, via Twitter, sulla riforma della Rai in discussione nell’Aula di Montecitorio. Segue un lungo post sul blog firmato dai deputati M5S Dalila Nesci, Mirella Liuzzi, Simone Valente, nonché dal presidente della Vigilanza Rai Roberto Fico. Nel mirino Renzi “il bomba”.
“Hanno fatto credere ai cittadini di voler allontanare la politica dalla Rai, ma alla prova dei fatti, il risultato è esattamente il contrario – denunciano i grillini – E’ il modo di operare di questo governo. Nulla cambierà per il servizio pubblico con la riforma della governance Rai voluta dal premier. Anzi si peggiora ulteriormente. Non era questa la legge di cui aveva bisogno la televisione pubblica per emanciparsi una volta per tutte dalla presenza dei partiti. Non era questa la legge che serviva al Paese”.
In sintesi, accusano, la Rai sarà “diretta dal governo. Con la Gasparri i partiti sceglievano gran parte dei membri del consiglio di amministrazione Rai. Adesso con la riforma in discussione alla Camera accadrà la stessa cosa con l’aggravante che l’amministratore delegato Rai sarà designato direttamente dal governo. Una legislazione di questo tipo non ha pari in Europa: in un Paese democratico l’indipendenza del servizio pubblico viene tutelata a ogni costo, specialmente rispetto al potere esecutivo”.