Roma, 10 feb. (AdnKronos) – Una Rai più attenta ai bambini, con un canone più equo, senza spot sul gioco d’azzardo, più trasparenza con curricula e compensi di dirigenti, consulenti e collaboratori online. E ancora: programmi sottotitolati in inglese, maggiore attenzione ai diversamente abili, più spazio alla società civile e al terzo settore. Sono solo alcuni dei vantaggi che avrebbero i cittadini se Rai e ministero dello Sviluppo economico firmassero il nuovo contratto di servizio, “che invece giace nel cassetto del ministero dal 7 maggio scorso”. A spiegarlo è il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, che oggi, in conferenza stampa a Montecitorio, ha lanciato la campagna #FirmeRai.
Obiettivo, coinvolgere i cittadini per chiedere a gran voce che non ci siano più ritardi e che il nuovo contratto, “per una Rai migliore”, venga adottato al più presto. Il parere della commissione che Fico presiede risale infatti al maggio scorso, “ed è stato votato quasi all’unanimità. Da allora, però, tutto è fermo. Per rendere esecutivo il contratto manca infatti la sigla da parte della Rai e del ministero, che continuano a rimandare la sottoscrizione”. Alla campagna, che muove i passi dal sito ‘www.firmerai.it’ ma è pronta a rimbalzare su Facebook, Twitter e i social network più gettonati, “hanno aderito anche artisti e rappresentati del mondo della Cultura”, tra questi il Nobel Dario Fo e l’attore Claudio Santamaria.