(AdnKronos) – Il dato tendenziale diffuso oggi dall’Istat interrompe la scia di 13 variazioni negative che si era registrata a partire dal quarto trimestre del 2011, con un calo dell’1%. Le maggiori flessioni si erano registrate nel secondo e nel terzo trimestre del 2012 con un picco negativo del 3,1%.
Il dato congiunturale del primo trimestre del 2015 che mostra un incremento dello 0,3% rispetto all’ultimo trimestre del 2014 arriva dopo la variazione nulla del precedente trimestre e la serie di dati negativi dei precedenti trimestri del 2014. Per ritrovare un lieve incremento congiunturale, bisogna riandare allo 0,1% del terzo trimestre del 2013. L’aumento congiunturale dello 0,3% è, invece, il valore più alto dopo l’incremento dello 0,4% che si era registrato nel primo trimestre del 2011.