Home Nazionale Nepal, rintracciati 5 italiani. Trovato neonato ancora vivo sotto le macerie

Nepal, rintracciati 5 italiani. Trovato neonato ancora vivo sotto le macerie

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Kathmandu, 29 apr. (AdnKronos/Dpa) – Possono tirare un sospiro di sollievo le famiglie di 5 italiani che risultavano “non rintracciabili” dopo il terribile terremoto di magnitudo 7,8 che sabato scorso ha colpito il Nepal. La ricerca dei connazionali da parte dell’Unità di Crisi del ministero degli Affari Esteri è proseguita senza sosta, consentendo in queste ultime ore di riprendere i contatti. Al momento scende quindi a 5 il numero degli italiani che la Farnesina sta ancora cercando di contattare.
Nel frattempo, anche le regioni remote del Nepal, vicine all’epicentro del sisma, stanno iniziando a ricevere i primi aiuti. Mentre proseguono i soccorsi nella valle di Kathmandu, l’Onu ha fatto sapere che gli interventi si stanno allargando fino ad includere zone come il distretto di Dhading e quello di Gorkha.
Continuano quindi senza sosta le ricerche con la speranza di trovare qualcuno ancora in vita. Qualche piccolo ‘miracolo’ c’è stato. E’ salvo un neonato di quattro mesi, trovato ancora vivo dopo aver trascorso ben 22 ore sotto le macerie della sua casa, crollata a Bhaktapur nella valle di Kathmandu.

E’ invece sopravissuto quasi 82 ore un 28enne rimasto intrappolato, senza cibo né acqua e con tre corpi accanto, in una stanza di un’abitazione crollata a Gongabu, un quartiere settentrionale della capitale. Secondo quanto riferisce il Nepali Times il giovane è stato salvato da una squadra di polizia nepalese e di soccorritori francesi. Un secondo uomo, anch’egli intrappolato, ha parlato con i soccorritori, ma è morto prima che potesse essere liberato. (FOTO)
In totale, riportano le Nazioni Unite, solo 14 persone sono state trovate ancora vive sotto le macerie dal giorno della scossa. Il bilancio ufficiale dei morti oggi ha raggiunto 4.731 con 1.448 decessi registrati nella capitale Kathmandu.
Intanto c’è chi tenta di fare una prima stima dei danni. Secondo il ministro delle Finanze Ram S. Mahat, per ricostruire il Paese colpito dall’evento sismico più disastroso degli ultimi 80 anni, ci vorranno più di 10 miliardi di dollari e diversi anni. Una stima che rappresenta circa la metà dei 20 miliardi dollari che genera l’economia del Nepal, un Pil che è inferiore anche al più piccolo dei 50 stati degli Stati Uniti.
Da parte loro, l’Onu ed altre organizzazioni umanitarie hanno chiesto ai Paesi donatori di fornire 415 milioni di dollari (quasi 374 milioni di euro) in aiuti di emergenza per le persone colpite dal sisma. I soldi, ha precisato l’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, verranno impiegati per sostenere le autorità nepalesi nel fornire ripari, cibo, acqua e assistenza medica per i prossimi tre mesi.