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Nepal, allarme Onu: “Ricevuta solo una minima parte dei fondi necessari”

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Kathmandu, 8 mag. (AdnKronos) – Continua ad essere drammatica la situazione degli abitanti del Nepal, dove molti villaggi colpiti dal devastante terremoto del 25 aprile scorso non hanno ricevuto alcun tipo di aiuto governativo, mentre le Nazioni Unite lanciano un allarme sull’insufficienza dei fondi per gestire l’emergenza.
“Anche dopo due settimane, non abbiamo ricevuto l’assistenza del governo”, ha detto un residente della provincia di Sindupalchowk a nord di Kathmandu, dove sono morte circa 3000 persone, a fronte di un bilancio complessivo che è salito a oltre 7.800 vittime.
E se da una parte sono molti i villaggi isolati dal terremoto di magnitudo 7.8 che hanno riferito di una simile mancanza di aiuto ufficiale, dall’altra ci sono casi in cui gli aiuti sono arrivati doppi. Il governo ha detto che avrebbe inviare squadre di cinque membri di 500 villaggi colpiti per migliorare l’allocazione sollievo.
Nel frattempo le Nazioni Unite hanno denunciato di aver ricevuto solo una minima parte dei fondi richiesti per gestire l’emergenza. “Sui 415 milioni di dollari richiesti per sostenere gli interventi umanitari d’emergenza, ne sono arrivati solo 22,4 milioni” ha dichiarato il coordinatore degli aiuti per il Nepal Jamie McGoldrick.
Il dirigente dell’Onu ha parlato di una lotta contro il tempo per consegnare gli aiuti umanitari agli abitanti delle aree più remote, alcune delle quali raggiungibili solo a piedi, prima dell’arrivo della stagione dei monsoni a giugno. “La richiesta di beni di necessità resta altissima e abbiamo bisogno urgente di fondi per continuare il nostro lavoro. Abbiamo bisogno di fornire assistenza con urgenza, in modo che le persone abbiano i tetti sopra le loro teste prima dell’inizio della stagione dei monsoni” ha aggiunto.
In totale sono state 300.000 le abitazioni distrutte dal sisma che e circa 16.000 i feriti. Paul Dillon, un responsabile dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), ha esortato la comunità internazionale a fare di più. “Qualcuno deve aprire il rubinetto. Coloro che hanno offerto aiuto devono mantenere le loro promesse”, ha detto ai giornalisti a Kathmandu.