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Milano: Corazzo, rivoglio la mia pistola, mi ha salvato la vita

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Milano, 26 nov. (AdnKronos) – “Ho la pistola da 35 anni, non l’ho mai utilizzata e non avrei mai voluto utilizzarla quella sera. La pistola mi ha salvato la vita e la rivoglio al più presto perchè ora me l’hanno tolta. Sarebbe stupido se non mi venisse restituita, la rivoglio appena possibile, altrimenti andrò a rompere le scatole a chi di dovere. Riavere la pistola per me significa riavere la mia sicurezza e non sono disposto a farne a meno”. Lo ha dichiarato negli studi di Telelombardia Rodolfo Corazzo, il gioielliere di Lucino di Rodano, nel Milanese, vittima di una rapina in casa insieme alla moglie e alla figlia, che l’altroieri ha reagito sparando con la sua pistola regolarmente detenuta, uccidendo un rapinatore di nazionalità albanese.
Corazzo partecipa alla trasmissione Iceberg di Telelombardia, in onda stasera alle 20.30, insieme a Francesco Sicignano, l’imprenditore edile di Vaprio d’Adda che ha ucciso un giovane albanese nella sua villa, dove si era introdotto per rubare. “In queste vicende – dice Sicignano – le vittime siamo noi, i Sicignano e i Corazzo vari non certo i ladri che ti entrano in casa e poi purtroppo rimangono uccisi. Io e la mia famiglia non viviamo più da oltre un mese, abbiamo paura ogni volta che scricchiola una porta soprattutto mia moglie”.
“Mi auguro che Corazzo con la sua famiglia – continua Sicignano – non sia costretto a vivere con la stessa nostra paura. Al momento per difendermi non ho più nemmeno la mia pistola, ma la rivorrei. In camera da letto dormo con un forcone da contadino, mi creda non sto scherzando, un forcone da contadino. La cosa peggiore è che da un mese a questa parte nessuno si è più fatto vivo con noi e nessuno ci ha dato un aiuto psicologico: mia moglie, mio figlio e forse anche io ne avremmo bisogno. Ma tanto sono problemi solo nostri e lo Stato se ne frega”.