Milano, 18 set. – (Adnkronos) –
“Non chiediamo la non imputabilità. Riteniamo che Martina sia imputabile e vogliamo renderla credibile nel momento in cui verrà in aula”. Alessandra Guarini, legale assieme al collega Daniele Barelli, di Martina Levato, durante una pausa dell’udienza che vede presente in aula solo il complice della cosiddetta coppia dell’acido, Andrea Magnani, spiega il motivo che li hanno spinti a non chiedere una nuova perizia psichiatrica, presentando invece quella prodotta dalla psichiatra del carcere di San Vittore, dove la Levato è rinchiusa e dove viene giornalmente sottoposta a visite mediche.
“Martina -spiega la sua legale- si sta relazionando bene con gli operatori del carcere in un percorso che, sono sicura, ci sonegnerà una Martina diversa, più consapevole. La maternità l’ha certamente cambiata, è collaborativa e non prende farmaci. Per quanto riguarda gli atti di cui è accusata -ha sottolineato l’avvocato- non gli abbiamo ancora chiesto se sia consapevole o meno di quanto fatto perchè in questo momento è concentrata in un percorso di recupero che la porterà, una volta in aula, a parlare di quello che ha fatto ma anche, e sopratutto, di quello che non ha fatto”.