Milano, 22 mag. (AdnKronos) – Con il progetto legato ai minori migranti delle fondazioni europee che vede come capofila Fondazione Cariplo e Compagnia San Paolo, “diamo un senso di concretezza al fatto che così tante organizzazioni, che sono 300 con 700 delegati si trovino a Milano, perché la filantropia è bella agita e non solo parlata”. Lo spiega all’AdnKronos Sergio Urbani, segretario generale di Fondazione Cariplo, in occasione della giornata conclusiva dell’assemblea annuale dello European Foundation Centre, che si è tenuta per tre giorni al Mi.Co, Milano Congressi.
“Con Compagnia di San Paolo – sottolinea – abbiamo proposto la costituzione di una task force e hanno aderito tutti. Quindi c’è stato un riscontro meraviglioso per affrontare questo problema dei minori non accompagnati che arrivano sulle coste del Mediterraneo. E’ un problema europeo, non solo nostro, di dare un futuro a questi ragazzi che vivono dei veri e propri drammi se pensiamo che le famiglie li mettono sui barconi e poi non li vedono più”.
Drammi “dove tantissimi si perdono, non solo non hanno il rispetto dei propri diritti civili, ma sono vittime di traffici o storie che non fa piacere nemmeno raccontare. Su questo – assicura Urbani – le fondazioni vogliono agire in modo concordato. Esiste una piattaforma europea che verrà attivata con una sub-fund, iniziativa dedicata alla quale interverranno varie organizzazioni che poi faranno lobbies con i propri governi perché si cerchi una soluzione europea a questo problema”. Come privati “valorizziamo la nostra posizione, siamo più agili, non siamo legati e dunque su temi di urgenza umana così forte interveniamo e speriamo – questo l’auspicio conclusivo – che sia anche un segnale forte per altri che magari hanno più vincoli e difficoltà ad agire”.