Home Nazionale Lavoro: Damiano, governo cauto su dati o rischia brutte figure

Lavoro: Damiano, governo cauto su dati o rischia brutte figure

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Roma, 3 apr. (AdnKronos) – “Il contratto a tutele crescenti può e deve avere successo. Affinché questo obiettivo si realizzi anche il governo deve dare una mano. A questo proposito vorremmo fornire alcuni suggerimenti ed evidenziare alcune criticità. Primo: evitiamo di avere l’ansia di comunicare dati mirabolanti sulle nuove assunzioni, non ce n’è bisogno e si corre il rischio di fare brutte figure. Conviene aspettare il consuntivo di giugno dell’Istat e confrontare numeri completi ed omogenei: se si parla di assunzioni bisogna anche indicare le dimissioni”. Lo dichiara in una nota il presidente della commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano (Pd).
” Per quanto riguarda le criticità del Jobs Act – prosegue – gli incentivi per il contratto a tutele crescenti devono essere strutturali e non solo per il 2015. Altrimenti c’è il rischio, finiti gli incentivi, che si verifichi una retromarcia occupazionale. Gli ammortizzatori sociali devono migliorare la situazione, non peggiorarla. Purtroppo – spiega Damiano – non è così: nel 2017 non ci saranno più la cassa integrazione e la mobilità e l’indennità di disoccupazione retrocederà da 24 a 18 mesi. Bisogna mantenere almeno i 24 mesi. Dobbiamo accettare la sfida del Premier Renzi sulle nuove regole del mercato del lavoro e noi lo abbiamo fatto, ma il nuovo modello proposto dal Jobs Act deve funzionare ed i limiti e le criticità vanno rimossi”, conclude il deputato Pd.