Home Nazionale La Cia cambia, analisti e spie lavoreranno insieme

La Cia cambia, analisti e spie lavoreranno insieme

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Washington, 7 mar. (AdnKronos) – Nell’era del terrorismo jihadista che si fa stato, dello spionaggio 2.0 che lancia i suoi attacchi dalla Rete e di una nuova, strisciante forma di Guerra Fredda con la Russia, la Cia si adegua alle nuove sfide. Il direttore John Brennan ha illustrato ai dipendenti e alla stampa le linee guida
di un piano di riorganizzazione che prevede lo smantellamento delle tradizionali divisioni con le quali per decenni è stata strutturata l’agenzia e la creazione di 10 nuovi centri dove interagiranno fianco a fianco sia gli analisti che gli agenti operativi. Inoltre, la nuova Cia aumenterà le risorse dedicate allo spionaggio digitale.
Come scrive il Washington Post, nel suo complesso il piano di riorganizzazione punta a favorire una maggiore collaborazione tra le varie anime dell’agenzia e a concentrarne le risorse su una nuova gamma di minacce alla sicurezza. Per questo, le tradizionali divisioni che si occupavano del Medio Oriente, dell’Africa e di altre regioni verranno sostituite con dei “centri missione” ibridi sul modello del Centro antiterrorismo della Cia.
A fianco del ramo di analisi e di quello operativo dell’agenzia verrà anche creato un nuovo Direttorato dell’innovazione digitale, responsabile di una serie missioni che andranno dallo spionaggio informatico alla sicurezza delle email interne della Cia. Per Brennan, che ha iniziato a lavorare alla sua riforma lo scorso anno, il cambiamento “fa parte dell’evoluzione naturale di un’agenzia di intelligence”.
Dopo la riorganizzazione, la Cia dovrebbe essere in grado di “coprire l’intero universo, sia regionalmente che funzionalmente”, lasciandosi definitivamente alle spalle sovrapposizioni, burocrazia interna e rivalità che a volte compromettevano l’efficacia delle operazioni. Non tutti, nel quartier generale di Langley, in Virginia, hanno accolto positivamente la rivoluzione prospettata dal direttore. Recentemente, il capo delle operazioni clandestine della Cia ha deciso di lasciare il suo incarico, in parte in segno di protesta per una riorganizzazione che spoglierà il suo ruolo di gran parte dell’autorità finora esercitata.
Per illustrare la necessità del cambiamento, Brennan ha fatto ricorso all’esempio della Kodak, un’azienda che non ha saputo prevedere l’impatto che la tecnologia digitale avrebbe avuto sulla produzione di pellicole fotografiche. “Le cose gli sono passate davanti”, ha spiegato il direttore, che gode dell’esplicito appoggio di figure importanti dell’amministrazione Obama.
“Approvo con convinzione la visione del direttore Brennan”, ha dichiarato il direttore della Na
tional Intelligence James Clapper, sottolineando “l’impatto che questo cambiamento avrà nel promuovere l’integrazione”. Al momento, Brennan non ha ancora fornito un calendario della riforma, né indicato i nomi di coloro che verranno chiamati a guidare i nuovi centri missione. Anche altri aspetti del suo piano rimangono poco chiari, compresi i poteri che i nuovi vice direttori dell’agenzia Cia eserciteranno sulle stazioni della Cia all’estero.