Rho (Mi), 6 ott. (AdnKronos) – Più di duemila giovani contadini e pescatori, provenienti da 120 paesi. Expo accoglie i ragazzi di ‘Terra madre giovani’ arrivati nel Milanese trascinati da Carlo Petrini, fondatore di Slow food, per una serie di incontri in quattro giorni sul futuro dell’agricoltura e del cibo. Oggi gran finale all’Esposizione universale: “Queste sono le ‘Nazioni unite’ dei giovani contadini, dove si fa la politica che conta, che viene dal basso”, dice Petrini alla multietnica platea; poco prima di commuoversi.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ricorda quando tutto questo sembrava essere “una utopia che si è rivelata un evento importantissimo”. ‘Terra madre giovani’ è “una delle dimostrazioni – sottolinea il ministro – più grandi del successo di Expo” che “non è stata solo una vetrina, ma ha avuto un’anima e un messaggio universale, straordinariamente politico”. La presenza di “contadini, pescatori, artigiani, allevatori” aiuta a rafforzare il tema di Expo, “nutrire il pianeta e promuovere un’agricoltura sostenibile”, sottolinea Gentiloni.
Un messaggio che, spiega il ministro, “per certi versi, è in controtendenza rispetto al pensiero dominante: si parla di grandi processi di urbanizzazione, industrializzazione, ma noi dobbiamo avere il coraggio di dire che l’agricoltura sostenibile non deve essere di nicchia, ma è una risposta globale ai problemi del pianeta”.