(Mi) – I giovani di Terra madre, come spiega il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, hanno portato a Expo “sogni, conoscenze, entusiasmo e passione di chi ha deciso di dedicare la propria vita al delicato compito non solo di nutrire altri esseri umani, ma anche di tutelare un bene prezioso come la biodiversità dei loro territori”. Quello del sindaco è “un arrivederci, perché – sottolinea- vogliamo averli al nostro fianco nella elaborazione di politiche alimentari più ‘intelligenti’ cui ci impegna il Milan Urban Food Policy Pact, il patto tra i sindaci del mondo” che sarà firmato a Expo il 15 ottobre.
Petrini quando guarda la platea vede “il futuro” e sottolinea lo stretto legame che c’è tra gli umili e la terra: “A partire dagli umili – dice – si può cambiare la politica”, con gesti tanto piccoli quanto quotidiani che hanno la possibilità di incidere davvero sul futuro della terra. “Ho due consigli per quando tornerete a casa”, dice il fondatore di Slow food ai ragazzi: “Prendete per mano gli anziani, non isolateli perché la vera forza di ‘Terra madre’ è l’intergenerazionalità”. Poi, secondo consiglio, “fate Terra madre a casa vostra”.
Tra le presentazioni dei ragazzi, con tante, diverse lingue che si sono alternate sul palco, Expo, di fatto, sintetizza in un solo evento i quasi sei mesi di storia, mostrandosi, come sottolinea il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, “come una potentissima occasione di educazione civica”. L’Italia, è la promessa del ministro, “non abbandona la sfida il 31 ottobre: quello che abbiamo seminato si trasformerà in un raccolto buono per tutto il Paese”, conclude Martina.