(Mi) – L’ultimo punto riguarda il protocollo di legalità nella fase di smantellamento. Sala spiega che “Expo non dovrà fare molto in termini operativi perché quella fase toccherà ai singoli paesi o ad Expo per le aree comuni”. Tuttavia, sebbene siano solo “cinque” i Paesi ad aver firmato il protocollo, il commissario assicura che – come è stato fatto durante la costruzione – in questa fase verrà fatta un’attività di “persuasione” sui Paesi se dovessero lavorare imprese segnalate.
L’attenzione mostrata in fase di costrizione “non si deve perdere – sottolinea Sala – e la nostra intenzione è di continuare a fare pressione perché queste imprese non vengano impiegate anche in fase di smantellamento”. Inoltre, aggiunge Sala, “chiederemo a Arexpo di sottoscrivere il protocollo con la Prefettura”.
Infine, il commissario, parlando al fianco della delegazione pentastellata, aggiunge che “prima di riconsegnare ufficialmente i terreni, sarà fatta una verifica sulla loro qualità”, in modo tale da garantire sicurezza a chi arriverà sull’area in futuro.