(Milano) – Oltre allo spazio sul Cardo, sul ‘campo’ la Croce rossa a Expo continuerà a lavorare. Antonio Arosio, presidente provinciale di Milano della Croce rossa italiana, spiega che “diamo il nostro contributo al soccorso sanitario con i nostri operatori, i nostri mezzi per tutti i sei mesi e anche prima dell’apertura della manifestazione”. L’intento, con lo spazio sul Cardo e l’attività in strada, è quello di “continuare a essere presenti e continuare a lanciare il nostro messaggio universale”.
L’associazione di volontariato, ricorda Bracco, è impegnata “in ben 189 Paesi” ed è spesso tra le prime ad intervenire “in occasione delle calamità che troppo spesso colpiscono il nostro bellissimo e fragile territorio”. Ma Croce rossa significa anche “servizio per la salute, attività sociali per le persone più svantaggiate”, come disabili e migranti, e per questo Bracco esprime “gratitudine alla presidente Elsa Monti per quanto la Croce rossa sta facendo a Ventimiglia e in tanti altri luoghi difficili”.
Il prefetto Tronca sottolinea lo stretto legame che lo lega alla Croce rossa italiana da quando, da vice prefetto di Milano, ha fatto parte del suo Comitato provinciale. Dice di sentirsi “parte di questa famiglia” e vede quella della Croce rossa come una esperienza positiva: “Il positivo – dice il prefetto – non fa notizia, ma a me interessa che il positivo raggiunga risultati”.