Roma, 23 gen. (AdnKronos) – “Questa cessione può essere un’opportunità. Non è detto che lo sia, sta a noi fare in modo che lo sia. Monitoreremo in maniera costante l’evolversi dell’operazione”. E’ con queste parole che il viceministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, ha chiuso la riunione del tavolo E.On convocata per valutare, insieme all’azienda e alle organizzazioni sindacali, il quadro che si viene a delineare con l’annuncio del passaggio, attualmente al vaglio dell’Antitrust Europea, degli impianti italiani a gas e di quello a carbone di Fiume Santo della società tedesca alla ceca Eph. Passaggio che potrebbe essere seguito da ulteriori vendite, relative ad altri asset.
E.On Italia, presente all’incontro ai massimi livelli con il presidente e ad Miguel Antonanzas, ha rassicurato, riferisce il Mise in una nota, i rappresentanti dei lavoratori (940 in tutto) sulla volontà dell’acquirente di operare in assoluta continuità, sia produttiva che occupazionale. Affermazioni giudicate dai presenti importanti perché tese a delineare una visione di lungo termine che lascia ben sperare. Come riferito dal viceministro, proprio per chiarire fino in fondo le prospettive dell’operazione, il ministro Federica Guidi ha già avuto un contatto telefonico con il vertice di Eph e concordato un incontro a Roma, che si terrà a stretto giro, con il board della società ceca. Il tavolo E.On tornerà a riunirsi subito dopo l’incontro al Mise con Eph.