Roma, 2 dic. (AdnKronos) – In mobilitazione i trenta educatori museali e operatori didattici museali di Coopculture di Roma, con contratto a progetto. La mobilitazione, si legge in una nota, “è stata decisa in seguito al reiterato rifiuto di una stabilizzazione lavorativa da parte dell’azienda”.
I lavoratori, che “per anni hanno svolto le proprie mansioni (didattica museale e attività laboratoriale, visite guidate in diverse lingue, con orari di lavoro flessibili) in qualità di collaboratori occasionali, dal punto di vista del regime fiscale, ma di fatto operando giornalmente come personale strutturato”, si legge nella nota dei lavoratori, “hanno visto respinta la loro richiesta di stabilizzazione, più volte presentata attraverso una trattativa sindacale, avviata da aprile-maggio 2015, per dare giusto inquadramento legislativo ad una attività di fatto continuativa”.
I lavoratori a progetto di Coopculture, pertanto, “intendono denunciare pubblicamente e ribadire il proprio disappunto: nei confronti di un sostanziale peggioramento dello scenario lavorativo, che lungi dal portare ad una stabilizzazione, in linea con il ‘jobs act’ , condurrà allo scadimento della condizione lavorativa, se non a una definitiva interruzione; nei confronti dell’atteggiamento di totale chiusura dell’azienda che, pur potendo contare su cospicui sgravi fiscali offerti dalla nuova legge, continua a preferire soluzioni di impiego temporaneo, squalificanti, e che in definitiva si fondano sullo sfruttamento del lavoratore qualificato e non adeguatamente retribuito; nei confronti del triste scenario cui la Cultura è destinata, essendo affidata alla precarietà, alle difficoltà operative che essa mette in campo, che produrranno un peggioramento della qualità dei servizi al pubblico”.