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Cisa: Bentivogli, piano irricevibile, azienda faccia marcia indietro

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roma, 4 lug. (AdnKronos) – Un corteo di oltre 2000 persone ha sfilato questa mattina per le strade di Faenza, con tutta la città che si è stretta al fianco dei lavoratori della Allegion-Cisa, contro il nuovo piano presentato dall’azienda, considerato “irricevibile” dai sindacati. A tenere il comizio finale i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm, Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella. Il piano presentato dal nuovo presidente Emea della Allegion-Cisa, multinazionale americana che ha 8500 lavoratori nel mondo di cui 2300 in Europa e 760 in Italia, Lucia Veiga Moretti prevede la delocalizzazione delle lavorazioni meccaniche e 238 licenziamenti a Faenza e 20 Monsampolo di Ascoli.
“Il piano industriale – ha detto Bentivogli intervenendo dal palco – ferisce al cuore l’industria della Regione e della città di Faenza e di Monsampolo. Dopo aver costretto alla retromarcia gli americani di Whirlpool – ha assicurato – lo faremo anche con la Allegion-CISA, perché la ricetta, per il rilancio si chiama investimenti e salvaguardia dell’occupazione non tagli, l’azienda deve investire in macchinari, che ad oggi sono ancora quelli degli anni ‘70”.
“Ci aspettiamo un cambio di piano già a partire dal prossimo incontro, che si terrà il 16 luglio prossimo presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma. Altrimenti – ha avvertito il leader della Fim – la nostra mobilitazione continuerà fino a quando l’azienda non farà marcia indietro su un piano che è irricevibile”.