Home Attualità Calcio: Inzaghi, con Atalanta difficile ma San Siro deve diventare nostro fortino (3)

Calcio: Inzaghi, con Atalanta difficile ma San Siro deve diventare nostro fortino (3)

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(AdnKronos) – L’obbiettivo del Milan resta il terzo posto. “La squadra deve fare meglio nel girone di ritorno per cullare il sogno terzo posto, ma in questi mesi le convinzioni sono cresciute e dobbiamo andare avanti su questa strada. Alcuni giocatori hanno avuto meno possibilità ma hanno sempre avuto l’atteggiamento giusto, il Milan non manda via nessuno. Saponara spero torni più forte di prima”, ha proseguito Inzaghi. “Dobbiamo tornare a fare 14 punti nelle prime sette, penso che recuperando tutti la squadra migliorerà e la partita di Coppa mi lascia molto fiducioso. Il giudizio per me più importante è quello della società e del mio presidente, io lavorerò mettendoci tutto il cuore e poi valuterà la mia dirigenza”.
L’unione fa la forza. “Per ritornare forti abbiamo bisogno della forza di tutti, io ho la forza della mia società, del mio presidente, dei tifosi e dei miei giocatori che è molto importante. Tutto ciò mi lascia molto sereno. Devo aspettare ancora di vedere l’ultimo allenamento, mi auguro che Pazzini faccia con noi la rifinitura. Vedremo poi se alternare i giocatori in difesa dato che abbiamo tante partite ravvicinate. Ma questo imbarazzo di scelte è importante per un allenatore. Avere giocatori in panchina che possano cambiarti la partita e darti nuova vitalità è fondamentale”.
Soddisfatto Inzaghi per le cose messe in mostra da Cerci. “Per le condizioni che aveva Cerci ha fatto un’ottima partita martedì, ho rischiato a farlo giocare dall’inizio e invece ha tenuto 81’ e sono molto contento di lui. Quando tornerà anche Honda avremo l’imbarazzo della scelta. Suso arriva per cercare di darci una mano, lo proverò anche mezz’ala e questi mesi serviranno per farlo integrare con il gruppo con la speranza che possa già darci una mano. Non dobbiamo più prendere ammonizioni gratuite perché poi rimanere in dieci comporta delle difficoltà. Dobbiamo essere meno ingenui, perché quando hai una rosa come la nostra rimanere in dieci pregiudicano i cambi”.