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Ambrogioni (Cida): mettiamo competenze manager a disposizione partiti

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Roma, 2 nov. (Labitalia) – “Siamo disposti a offrire ai partiti le competenze professionali dei manager, che hanno nel loro Dna non solo la capacità di fare ma anche quella di farsi misurare i risultati”. Così, con Labitalia, Giorgio Ambrogioni, presidente della Cida, organizzazione sindacale che rappresenta gli interessi dei dirigenti e delle alte professionalità di tutti i settori socio-produttivi, pubblici e privati.
Ambrogioni fa riferimento a un articolo a firma di Antonio Polito pubblicato oggi sul ‘Corriere della Sera’ dal titolo ‘Il partito dei manager ha commissariato la politica’. “Io non credo che ci sia un partito dei manager -spiega Ambrogioni- ma, di certo, c’è una crescente attenzione dei partiti a rigenerarsi partendo proprio dal mondo del management. E’ una tendenza da non sottovalutare”.
Ambrogioni si spinge anche oltre. “E’ una sfida -dice- che il Paese ci propone e che va raccolta. La Cida è un’organizzazione apartitica ma non apolitica perché ci interessano la crescita e lo sviluppo, e quindi è giusto che chi ha competenze si offra per dare una mano”.
Parlando di casi concreti in cui questo potrebbe verificarsi, Ambrogioni cita un esempio per tutti: quello della ‘Buona Scuola’. “Uno dei cardini della riforma -spiega il presidente della confederazione che rappresenta i manager italiani- è quello dell’alternanza scuola-lavoro, che è prevista nella misura di 400 ore per gli Istituti tecnici professionali in 3 anni e 200 ore per i licei, sempre nell’arco di tre anni”.
“Questo significa milioni di ore da gestire all’interno del rapporto scuola-impresa. Ora, se non c’è qualcuno di esperto che si mette a disposizione per organizzare questa esperienza, la cosa è destinata a naufragare. Anche perché nelle microimprese non ci sono figure che possono fare da tutor”, avverte.
“Nelle medie imprese ci sono i dirigenti, ma se a questi affianchiamo qualcuno dei nostri seniores (i neopensionati, ndr), sicuramente tutto sarà gestito con più efficienza”, conclude Ambrogioni.