Roma, 24 giu. (AdnKronos) – “Le tariffe per il servizio idrico sostenute dagli utenti finali non possono essere l’unico strumento per lo sviluppo degli investimenti. Tuttavia, possono essere di stimolo e sostegno per gli stessi, se approvate nell’ambito di un approccio coerente, chiaro e affidabile”. A sostenerlo, nel corso della relazione annuale dell’Aeegsi, è il presidente dell’Autorità, Guido Bortoni.
A fronte di una variazione media dei corrispettivi rispetto all’anno precedente, pari a poco più del 4% nel 2014 e del 4,5% nel 2015, sottolinea, “gli investimenti quantificati (al netto dei contributi pubblici) per gli stessi anni 2014-2015 evidenziano una crescita particolarmente elevata (rispetto al dato consuntivato del 2012, nel 2015 si registra un incremento del 55%), per un ammontare complessivo pari a circa 5,5 miliardi di euro nel quadriennio 2014-2017”. L’Autorità, comunque, conferma le stime che parlano di 60-65 miliardi di euro di investimenti necessari nel settore nei prossimi decenni per far fronte alle carenze infrastrutturali.
“L’obiettivo di favorire lo sviluppo degli investimenti, soprattutto nel comparto depurativo, in relazione al quale il nostro Paese sconta ancora oggi un ritardo infrastrutturale significativo, come dimostrano purtroppo le procedure d’infrazione tuttora pendenti contro l’Italia, rimane prioritario nel proseguito dell’attività regolatoria”, sottolinea ancora Bortoni.