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Telecamere nei luoghi di lavoro, attenzione alla privacy dei lavoratori

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Anche in provincia di Arezzo sono sempre più numerosi gli impianti di videosorveglianza installati all’interno delle aziende con finalità anticrimine. “Ma c’è ancora molta confusione sul quadro normativo legato alla presenza di telecamere nei luoghi di lavoro”, sottolinea il direttore dell’area formazione e sicurezza di Confcommercio Stefano Orlandi, “ad esempio, non tutti gli imprenditori sanno che prima di installarle occorre avere anche un’esplicita autorizzazione da parte della Direzione Provinciale del Lavoro, altrimenti si rischia di trasformare le telecamere in un una sorta di Grande Fratello che sorveglia costantemente i lavoratori in forza all’azienda. Ovviamente, la regola vale solo per le imprese che in cui ci siano addetti e/o soci, ovvero tutte tranne le ditte individuali senza dipendenti”.

L’autorizzazione va richiesta sia che le telecamere siano in funzione, sia che restino spente e siano utilizzate dunque come semplice “deterrente” a furti e quant’altro. “Chi ricorre alla videosorveglianza non lo fa con intenti vessatori nei confronti dei dipendenti, ma solo per difendersi da furti e atti vandalici”, precisa Orlandi, “una telecamera in negozio funziona ancora abbastanza bene per scoraggiare i malintenzionati. Ma anche se viene lasciata spenta, occorre sempre rispettare l’iter burocratico previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza e di privacy”.

Proprio per chiarire il quadro normativo legato agli impianti di videosorveglianza, Confcommercio ha attivato un servizio di consulenza a cui è possibile rivolgersi per chiarire dubbi e sanare eventuali irregolarità. “I nostri consulenti possono anche fare delle verifiche direttamente in azienda per verificare caso per caso. La raccomandazione è di mettersi in regola al più presto anche per evitare sanzioni”, prosegue Orlandi. In primavera, poi, Confcommercio intende organizzare un seminario aperto agli operatori, mettendo intorno al tavolo le autorità che in qualche modo hanno a che fare con questa pratica: “dai rappresentanti delle forze dell’Ordine alla Direzione provinciale del Lavoro, inviteremo tutti quelli che possono fornire risposte chiare e utili agli imprenditori, per aiutarli a rispettare le procedure”.