Home Nazionale Sanità: da ticket a investimenti, 7 proposte per Ssn più forte

Sanità: da ticket a investimenti, 7 proposte per Ssn più forte

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Roma, 29 ott. (AdnKronos Salute) – Dagli investimenti “urgentissimi” in tema di stili di vita e prevenzione alla riforma strutturale delle esenzioni dai ticket sanitari. Dal potenziamento degli strumenti di valutazione delle performance, al ripensamento dell’aziendalizzazione. Sono quattro delle sette proposte – per un Ssn sempre più forte – inserite nel 10° Rapporto Sanità dell’Università Tor Vergata di Roma, elaborato dai ricercatori del Consorzio per la ricerca economica applicata in sanità (Crea) e presentato oggi nell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati.
La prima proposta avanzata dagli esperti del Consorzio è quella che prevede “l’opportunità di avere un quarto Lea per la prevenzione, estrapolandolo dall’assistenza collettiva, in modo da garantire che ci sia un vincolo di destinazione delle risorse e una possibilità di controllo sulla destinazione degli investimenti (urgentissimi in tema di stili di vita e prevenzione primaria)”. A questo deve seguire “la riforma strutturale, e in una logica selettiva, delle esenzioni e delle compartecipazioni, garantendo l’esenzione solo alle famiglie in assoluto più fragili ed estendendo la compartecipazione a tutte le prestazioni, diversificandola in base alla condizione economica”.
Necessaria inoltre “la creazione di un fondo vincolato per l’innovazione, in particolare quella farmaceutica, alimentabile con le compartecipazioni o al limite con il delisting delle terapie a bassissimo costo”. Tra le proposte degli esperti anche “la riforma e il coordinamento degli istituti che comportano erogazioni per i non-autosufficienti, riunificando le regole di accesso (ad esempio con regole comuni relative alla valutazione multidimensionale) e garantendo una governance unica del sistema”.
Per i ricercatori del Consorzio, è necessario inoltre “il potenziamento degli strumenti di valutazione delle performance” e “il ripensamento dell’aziendalizzazione, garantendo l’omogeneità delle valutazioni delle performance aziendali”. Infine, tra le proposte, anche quella di “un maggiore e più coordinato investimento nei sistemi informativi, sia per ciò che riguarda le aree ancora scoperte (residenziale, domiciliare, etc.), sia per quanto concerne l’armonizzazione dei dati a livello nazionale e internazionale”.