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Roma: operatori Tor Sapienza a Boldrini, istituzioni non facciano vincere violenza

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Roma, 19 nov. (AdnKronos) – Immigrazione e integrazione sono “una questione sociale e politica, ed è dovere nostro e delle istituzioni pensare a delle soluzioni che non la diano vinta alla violenza e alla xenofobia ma che incoraggino al contrario la convivenza e la voglia di risolvere insieme i problemi che tutti nel quartiere subiamo”. Così, in una lettera aperta a Laura Boldrini, pubblicata sul sito della presidente della Camera, gli operatori del centro migranti di Tor Sapienza a Roma, teatro in questi giorni di duri scontri. La lettera è firmata da Gabriella Errico, presidente della cooperativa ‘Un sorriso’ che gestisce il centro.
“Le aggressioni subite dal centro per migranti hanno dato modo alla rabbia dei cittadini del quartiere di uscire; una rabbia che si è rivolta verso la mancanza delle istituzioni nel quartiere, il degrado delle periferie, la mancanza dei servizi, la criminalità micro e non, la prostituzione sulle strade”, prosegue Errico sottolineando come “oggi la paura sia grande: le minacce e gli attacchi ricevuti in questi giorni non ci permettono di sentirci sicuri e il lavoro procede in un clima di insicurezza e precarietà
“Noi operatori crediamo che l’immigrazione sia una ricchezza, che però va sostenuta e valorizzata: all’interno dei nostri progetti ogni giorno spendiamo energia, professionalità e passione per l’inclusione sociale di chi scappa dal suo Paese, o per chi ha scelto di venire in cerca di un futuro migliore. Questo non toglie niente ai cittadini italiani. Non ci stiamo a chi aizza la cittadinanza contro i migranti per far dimenticare quali siano i problemi reali e la loro origine”, conclude Errico.