Roma, 18 set. (Adnkronos) – La relazione semestrale Rai all’esame del Cda che è ancora in corso, indicherebbe, a quanto apprende l’Adnkronos, che al 30 giugno 2014 il risultato netto consolidato chiude con una perdita netta pari a 77,9 milioni di euro, a fronte di un risultato negativo per 3,2 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Al netto dei minori ricavi da canone pari a 75 milioni di euro derivanti dal decreto legge 66 del 2014 (il cosiddetto dl Irpef), il risultato sarebbe stato invece pari a -2,9 milioni e quindi in linea anche con il 2013.
La perdita cumulata determinerebbe una erosione del patrimonio netto di Rai Spa pari a 220 milioni di euro. Un livello, questo, superiore ai due terzi del capitale sociale. La notizia appresa non stupisce se si torna con la mente all’audizione della presidente Anna Maria Tarantola avvenuta il 4 giugno scorso in Vigilanza. In quella occasione, infatti, la presidente aveva già paventato il rischio, già a partire da settembre, di una riduzione del capitale sociale superiore a un terzo, con la conseguente necessità di adottare i provvedimenti previsti all’art. 2446 del codice civile.
Infine la posizione finanziaria netta sarebbe negativa per 170 milioni di euro circa con un miglioramento di 270 milioni circa rispetto al 31 dicembre 2013. Solo nel prossimo Cda saranno resi noti i dettagli relativi ai dati indicati oggi.