Roma, 14 ott. (AdnKronos) – “Occorre varare subito un nuovo modello di gestione della Rai e la relativa procedura di nomina. I tempi per un ddl governativo o per una proposta di legge parlamentare sembrano già al limite, mentre andrebbe valutata la possibilità di agire legittimamente attraverso un decreto legge che poi possa superare il vaglio del Quirinale”. E’ quanto scrive il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, in un intervento pubblicato sul sito del quotidiano “Europa” dove passa in rassegna i diversi modelli di governance del servizio pubblico a livello europeo.
“Per scegliere il nuovo modello di governance Rai -spiega Anzaldi- la cui riforma è urgente e ineludibile pena il rinnovo del Cda la prossima primavera con la Legge Gasparri, può essere utile conoscere come funziona nei principali Paesi europei: Regno Unito, Francia, Germania e Spagna. Non è detto che la nuova governance Rai debba uniformarsi necessariamente ad uno dei modelli proposti, si possono prendere degli spunti oppure recepire le parti che hanno dimostrato di funzionare meglio nei diversi Paesi”.
“Si può recuperare la proposta avanzata nel 2007 dal governo Prodi: una fondazione indipendente dal governo come nuova proprietaria del servizio pubblico, i cui vertici esecutivi non sarebbero più nominati direttamente dalla politica come accade oggi. Le ipotesi in campo sono molte, ad essere poco è il tempo”, conclude Anzaldi.