Home Nazionale Minori: al via ‘Torino Bebi’, app mappe servizi educativi e sociali (3)

Minori: al via ‘Torino Bebi’, app mappe servizi educativi e sociali (3)

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– Grazie all’interrogazione delle mappe disponibili, si può ad esempio verificare come l’effettiva prossimità alle famiglie dei servizi educativi a Torino raggiunge il massimo (10 e 9 in una scala 0-10) nei quartieri di Cenisia, Centro, San Donato e San Paolo, mentre nelle aree più decentrate, come Madonna di Campagna, Falchera, Le Vallette o Borgata Vittoria, si scende a valori più bassi (tra 6 e 4), oppure che per quanto riguarda i servizi sanitari la vicinanza risulta più omogenea ed elevata (10 e 9) nel quadrante Occidentale (San Donato, Parella, Pozzo Strada, Cenisia) e alta o medio-alta (da 9 a 6) a Est (Centro e Vanchiglia), Nord (Aurora, Barriera di Milano, Madonna di Campagna) e Sud (Mirafiori Nord e Sud), mentre indici di prossimità inferiori si riscontrano a Madonna di Campagna (7 – 1), Borgata Vittoria (5 – 4), Falchera (6 – 4) e Nizza Millefonti (tra 7 e 3).
”Siamo orgogliosi che Torino sia stata scelta come prima città in Italia dove realizzare la mappa BeBi, uno strumento utile a tutta la comunità: ai genitori, alle famiglie, a chi opera in tema di infanzia. La scelta di Torino come sede sperimentale per questa iniziativa conferma che la nostra città rappresenta terreno fertile per la sperimentazione e l’approfondimento di temi così delicati, grazie ad una tradizione diffusa di studi e servizi che considera la cura e l’educazione dei bambini una priorità assoluta nelle politiche cittadine. Sono lieto che i nostri Uffici abbiano potuto essere parte integrante di questo progetto che incide sul tessuto sociale, rappresentando un servizio al cittadino e, insieme, un ottimo strumento di analisi e conoscenza dei bisogni” ha dichiarato Piero Fassino, sindaco di Torino.
”Dal 2010 Save the Children è impegnata nella elaborazione, annuale, dell”Atlante dell’Infanzia’ (a rischio) in Italia. L’esperienza dell’atlante ci ha fatto verificare l’importanza delle mappe territoriali per cogliere fenomeni che i soli dati statistici non sono in grado di rappresentare. Proprio l’esperienza dell’atlante ha ispirato questa nuova applicazione ancor più focalizzata ed efficace, perché incentrata sul tessuto di un’unica città e su di una fascia di età specifica, in grado di essere uno strumento molto concreto e condiviso dagli attori pubblici e privati, un esperimento pilota che ci auguriamo possa essere replicato anche in altre città”, ha aggiunto Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia.