Roma, 24 set. (Adnkronos) – Il blog di Grillo strizza l’occhio alla minoranza del Pd, invitandola a voltare le spalle a Renzi sulla riforma del lavoro e a mandarlo a casa. Ma la linea del M5S è chiara: “nessuna intesa” con Bersani e company, spiega all’Adnkronos il capogruppo M5S alla Camera, Andrea Cecconi, “loro hanno i loro emendamenti, noi presenteremo i nostri. Nessun accordo sottobanco o inciucio, non è da noi. Se siamo in sintonia su alcuni temi, li voteremo insieme in Aula come già avvenuto in altre occasioni”.
Quanto all’impianto della riforma, “le forzature che il governo sta facendo – dice Cecconi – non porta assolutamente nuovi posti di lavoro. Piuttosto, bisogna abbassare le tasse alle aziende e ai lavoratori, unica via per rimettere in moto l’economia e generarne di nuovi. Precarizzare il lavoro, come intende fare il governo Renzi, è un’idiozia. Noi questa ‘contro-riforma’ la contrasteremo, minoranza Pd o no. Certo, ci fa piacere che all’interno di altri gruppi politici ci sia la stessa volontà”.
“Del resto, era presumibile che all’interno del Pd un’area si sarebbe levata in difesa art. 18. La nostra battaglia non verterà solo su questo, ma sull’impianto di una delega, il cosiddetto jobs act, che comunque sarà operativa tra un anno: forse sarebbe stato più utile fare qualcosa nell’immediato. La verità è che Renzi prende a pallonate un po’ tutti. Non solo noi – dice Cecconi – ma anche quelli del Pd, di Confindustria e chiunque osi criticarlo. Così facendo si tira fuori per nascondere il fatto di non sapere giocare a pallone”.