(AdnKronos) – In tempi di crisi vince il binomio donne e green economy perché “la crisi porta a un’ottica di risparmio che le donne, abituate a gestire l’economia domestica, conoscono bene. E questo è in linea con la filosofia stessa della green economy. Basta pensare al settore dell’efficienza energetica che punta a ottenere le stesse performance spendendo meno e utilizzando meno risorse”. Così all’Adnkronos Elisabetta Ferrari, amministratore unico della start up Feel Future attiva nel settore della green economy e in particolare proprio dell’efficienza energetica.
“In questo momento di crisi le aziende sono spaventate e non fanno investimenti nuovi, noi invece siamo persone positive che vogliono andare avanti e per questo stiamo individuando i settori in cui c’è ancora domanda, primo fra tutti quello dell’efficienza energetica”, aggiunge la Ferrari che nel settore della green economy è attiva da 16 anni. Partita come consulente e arrivata a ricoprire cariche di presidente e amministratore delegato di società che fanno investimenti in questo settore.
Di lei si parlò nel 2011, in occasione della legge che introduceva la disciplina per le quote rosa negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate, non solo perché unica donna presidente di un termovalorizzatore, “argomento molto maschile e politicizzato” sottolinea lei, ma anche perché “una delle uniche due donne in Italia presenti in tre diversi consigli di amministrazione, con cariche diverse, senza essere né figlia né moglie dell’azionista di maggioranza”. Lei però preferisce chiamarle “quote di genere, perché ‘quote rosa’ sembra una definizione scherzosa quando invece si tratta di un argomento serio”. Soprattutto considerando che “nell’economia c’è ancora un certo maschilismo e il settore è fortemente nelle mani degli uomini, rare le donne che riescono ad emergere”.