Home Nazionale L.stabilità: Capezzone, il bene si ferma a metà, 7 criticità

L.stabilità: Capezzone, il bene si ferma a metà, 7 criticità

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Roma, 17 ott. (AdnKronos) – ”Per essere più credibili nella critica e nella proposta alternativa che avanzeremo, dobbiamo essere onesti nel riconoscere alle legge di stabilità una qualche inversione di tendenza e qualche scelta positiva (Irap e confronto con l’Europa). Ma resta una critica di fondo, che per me prevale su ogni altra valutazione: Renzi si e’ fermato a meta’, e questo intervento non produrra’ il necessario choc positivo nei consumi e nella domanda interna. Non vedo prospettive di ritorno alla crescita, perche’ questa manovra non basta”. Lo afferma in una nota Daniele Capezzone, deputato di Forza Italia.
Capezzone denuncia ”7 pesanti criticità della manovra: resta la bomba Tasi (non toccata da questa legge di stabilita’); c’è l’enorme rischio, ormai evidente a tutti, di tasse locali destinate a esplodere, con il ritorno dalla finestra (comunale e regionale) di quello che è uscito dalla porta nazionale. 3. Ci sono pesanti clausole di salvaguardia. 4. Tfr in busta paga: c’è la libertà di scelta, ma l’anticipo è assoggettato alla più alta tassazione ordinaria e irrevocabile fino al 2018. 5. Previsti 1,2 miliardi di nuove tasse su operazioni finanziarie”.
”Sesta criticità: previsto il taglio assurdo di 200 milioni al fondo -spiega- che dovrebbe incentivare la contrattazione decentrata (quindi scelta contraddittoria con il tanto proclamato spirito del jobs act). 7. Anche rispetto alla detassazione dei contratti a tempo determinato (nostra giusta idea), Renzi ha ristretto eccessivamente la platea di chi potrà essere assunto per quella via, e quindi la misura rischia di non funzionare”.