Home Nazionale Firenze: domani si sposa Marco Carrai, Renzi testimone di nozze (2)

Firenze: domani si sposa Marco Carrai, Renzi testimone di nozze (2)

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– Gli sposi hanno raccolto un appello che nei giorni scorsi ha lanciato padre Bernardo Gianni alla popolazione fiorentina, affinchè si mostri sensibili e raccolga fondi per aiutare l’Abbazia a restaurare le vetrate di tutte le finestre monumentali della facciata romanica della basilica di San Miniato e delle bifore neogotiche del Palazzo dei Vescovi, l’edificio duecentesco che ospita la raccolta d’arte sacra dell’abbazia stessa. Le vetrate sono state rotte dalla tromba d’aria con grandinata che ha sconvolto il capoluogo toscano il 17 settembre. Marco Carrai e Francesca Campana Comparini si sono mostrati disponibili alla richiesta di padre Bernardo e hanno diffuso questo loro desiderio tra i partecipanti al matrimonio, che troveranno il modo di dare un contributo.
Dopo la cerimonia religiosa, gli invitati si trasferiranno nel magnifico scenario di Villa Corsini sulle colline fiorentine, ad Impruneta, alle porte del Chianti. Il ricevimento sarà curato da Tommaso Corsini, che si è già occupato di numerosi matrimoni vip. Bocche cucite sul menù preparato per i neo sposi.
Ultima dimora medicea ancora privata, Villa Corsini fu decorata e affrescata tra il 1630 e il 1634 per volere dell’allora proprietario, il principe Giovan Carlo de’ Medici, fratello del Granduca Ferdinando II e tra i più rinomati mecenati della storica famiglia fiorentina. La villa doveva essere un dono di nozze alla futura moglie del principe, Anna Maria Caraffa di Stigliano. I saloni interni, proprio in onore della principessa, inneggiano alle divinità campestri e all’eroicità della figura femminile. Gli affreschi furono realizzati da alcuni dei più importanti artisti dell’epoca, quali Francesco Albani, Giovanni da San Giovanni, Pandolfo Sacchi, Angelo Michele Colonna, Domenico Cresti detto Il Passignano, Cecco Bravo e altri. Le nozze purtroppo non ebbero mai luogo ed il principe, divenuto cardinale, utilizzò la villa come luogo di ricevimenti e come dimora dove collezionare oggetti d’arte.