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Festival: la musica sacra invade Pordenone (2)

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(AdnKronos) – Attivo da 60 anni, l’Ottetto resta un riferimento fra i più ammirati nella scena musicale internazionale. In esclusiva nazionale a Pordenone, dunque, lo Slovenski Oktet si esibirà su musiche di Jacobus Gallus, Hans Leo Hassler, Francis Poulenc, Vytautas. Miškinis, Morten Lauridsen, Arvo Pärt: mettendo quindi a confronto le più grandi pagine della polifonia tardo-rinascimentale con quelle dei maggiori compositori per coro del Novecento.
Sempre venerdì 31 ottobre prosegue anche il calendario di incontri del festival: sarà dedicata a “L’altra Unità d’Italia: il contributo della musica cattolica tra ‘800 e ‘900” la conferenza a cura di Mauro Casadei Turroni Monti, docente di metodologia dell’educazione musicale Università di Modena-Reggio Emilia. L’incontro è in programma nell’Auditorium del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone (via Concordia 7).
Si proseguirà domenica 16 novembre (ore 20.45, Duomo Concattedrale San Marco) con due artisti di altissimo livello internazionale, Carlo Teodoro violoncello e Germano Scurti bayan. Il loro concerto riprenderà “Il nuovo, l’antico” su musiche di J. S. Bach, S. Gubajdulina, A. Pärt. Riecheggeranno così ora la mistica perfezione matematica della scrittura bachiana, ora la straziante disperazione una tra le molte artiste che furono dissidenti nell’ex URSS in brani che si ispirano al simbolo della Croce, ora la mistica essenzialità della scrittura di Arvo Pärt, antesignano di uno stile compositivo contemporaneo che guarda all’antico.
(segue)