(AdnKronos) – Tra i fattori di ripresa in generale, per Rocca, il calo dell’euro sul dollaro, che traina l’export; il calo del prezzo del petrolio, ormai del 46% rispetto a giugno; prezzi delle materie prime: “questi tre fattori possono e devono essere sfruttati al meglio dall’economia italiana. E potrebbero essere ulteriormente incentivati”.
“Milano riparte – prosegue Rocca – facendo leva sui suoi punti di forza. Cominciando dal mix equilibrato delle sue specializzazioni. L’alta quota di manifatturiero medium hi-tech con forte presenza di metalmeccanica, chimica farmaceutica, alimentare e moda. L’elevata quota di servizi in informazione e comunicazione, la forte densità di addetti nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, la concentrazione di grandi gruppi nazionali nel settore finanziario, del credito e assicurativo. Abbiamo in Lombardia 50mila addetti alla ricerca, pari al 21% del totale nazionale. E le imprese bio-med lombarde sommano il 49,5% del fatturato nazionale di settore.
Ma non contano solo le imprese. “La forza di Milano – ricorda il presidente di Assolombarda – sta nelle sue 8 prestigiose Università con 180mila studenti di cui 13mila stranieri, nei suoi 143mila volontari impegnati nel privato sociale del terzo settore, nell’eccellenza raggiunta nel ranking internazionale di moltissimi suoi centri di ricerca, con 1.100 pubblicazioni su riviste scientifiche per milione di abitanti, rispetto alle 880 della Germania e alle 758 dell’Italia”.