Venezia, 3 dic. (AdnKronos) – “Un revisione della legge Severino per quanto concerne il reato di corruzione”: è quanto ha proposto oggi il procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio, intervenendo all’incontro organizzato dalla Fondazione Brusutti “Quale Futuro? Ricominciamo dall’Etica” tenutosi all’audtorium del polo scientifico e tecnologico dell’Università Ca Foscari.
“L’aspetto operativo – ha spiegato Nordio – è che lo strumento della repressione penale serve a poco per combattere la corruzione”. Secondo Nordio serve “punire la concussione: per avere uno strumento tecnicamente efficace non conviene fare di chi paga le mazzette un indagato ma piuttosto un testimone; in questo modo il soggetto “sarebbe costretto a dire la verità”. Per Nordio quindi “serve esattamente il contrario di ciò che ha fatto la Legge Severino”.
All’incontro, aperto da Marco Eugenio Brusutti, presidente della Fondazione Brusutti, hanno partecipato Diana Calaciura Traina, procuratore generale Corte dei Conti alla Regione Sicilia; Perla Stancari, prefetto della città di Verona e Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste.