Milano, 14 ago. (Labitalia) – Sarà che la voglia di gelato, d'estate e non solo, può farsi sentire più della crisi. Sarà che una storia d'impresa vincente, in tempi di crisi, è proprio quella di due giovani che hanno dato vita a una catena di gelaterie artigianali che va per la maggiore, Grom. Fatto sta che nell'ultimo anno, tra i pochi settori in crescita, c'è quello della produzione di gelati, gelaterie e pasticcerie ambulanti. Già alla fine del 2012, infatti, si registra il 2,3% in più di imprese attive nel settore, rispetto al 2011: sono, infatti, 19.610 contro 19.166, secondo le elaborazioni della Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al quarto trimestre 2011 e 2012. Tra le regioni dove le imprese di gelati crescono di più, figurano l'Umbria (+7,7%), la Valle d'Aosta (+4,9%) e il Veneto (+4,5%). Con 2.535 attività, pari al 12,9% del totale nazionale, la Lombardia è però la regione a maggior concentrazione di imprese del gelato, davanti a Campania (2.166 imprese, 11%) e a Lazio (1.840, 9,4%). Tra le province, in testa Roma (1.345 imprese, 6,9% del totale Italia), Napoli (1.031, 5,3%), Torino (787, 4%) e Milano (706, 3,6%). Ma chi è il gelataio italiano? Dei titolari di imprese individuali attive nel settore del gelato in Italia, il 35,5% è donna (più di uno su tre). e in circa un caso su tre il gelataio ha meno di 40 anni (31,6%), in uno su otto ne ha più di 60 (12,2%). Se si considera, nello specifico la Lombardia, tra produzione (gelaterie industriali e artigianali) e commercio (vendita in gelaterie e chioschi ambulanti), il settore cresce più della media nazionale, con un incremento del 3,9% nel periodo considerato. In particolare, la maggiore concentrazione di imprese di gelato si riscontra a Milano con 706 imprese attive nel settore, oltre un quarto del totale regionale (27,9%). Seguono Brescia (389 imprese, 15,3%), Varese (276 attività, 10,9%) e Bergamo (262, 10,3%). Le province che crescono di più tra il 2011 e il 2012 sono Lodi (+11,9%), Monza e Brianza (+6,5%) e Brescia (+6,3%).