Roma, 11 dic. (Labitalia) – "La discussione sull'utilità o meno dello sciopero generale è un palliativo. La vera questione è come il sindacato deve ridefinire la sua autonomia nel sistema in cui viviamo oggi. Intanto il sindacato deve decidere in autonomia, poi si valuta sulla possibilità dello sciopero generale e di altre forme di protesta". Così Savino Pezzotta, già segretario generale della Cisl, commenta, con Labitalia, l'intervento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha parlato dello sciopero generale sottolineando che "non è più sufficiente evocarlo come unica modalità in cui si determina il conflitto nel mondo del lavoro". "Credo che il sindacato -ribadisce Pezzotta- abbia il dovere dell'autonomia che consiste nel rappresentare al meglio gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche e soprattutto di chi oggi non ha lavoro. Deve tornare a essere espressione della società. In questo momento, il sindacato dovrebbe riflettere con attenzione sul come mai -insiste l'ex-sindacalista- non è riuscito ad essere il coagulo di tutto il malessere che circola nelle piazze. La mia non è una critica -aggiunge- ma un sollecito".Per Pezzotta, il sindacato, ad esempio, "deve resistere all'austerità, non può accettarla". "Oggi il presidente del Consiglio ha affermato che non è detto che con la ripresa tornino i posti di lavoro: questo è gravissimo, il sindacato -insiste- deve intervenire".