Home Politica Movimento Cinque Stelle: ‘i soldi ci sono, pochi, ma bisogna saperli utilizzare’

Movimento Cinque Stelle: ‘i soldi ci sono, pochi, ma bisogna saperli utilizzare’

0

Dichiarazione del gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle

Tutti i mali ed i limiti nell’amministrare il Comune di Arezzo, secondo quanto ribadito dal Sindaco Fanfani durante l’ultimo consiglio comunale, sembra causato da vincoli esterni di bilancio, le minori entrate da parte dei trasferimenti statali. Finisce il gasolio per gli scuolabus, non si può fare manutenzione ordinaria e le strutture comunali sono fatiscenti per ogni problema, insomma, è sempre valido il mantra rassicurante che i soldi non ci sono. Ma leggendo bene i numeri questo non appare poi così vero. Un cattivo esempio di gestione è anche lo stanziare denaro pubblico in appositi capitoli di bilancio e poi durante l’anno non impegnarlo in nessun progetto concreto. Carte alla mano si evince che almeno mezzo milione di euro è rimasto inutilizzato nel 2012 e nemmeno nei successivi assestamenti di bilancio si è trovato la possibilità di stanziarli ad usi più proficui. Per chi già pensasse ad aleatorie cifre in investimenti, coperte magari dalle dismissioni o dalle vendite impossibili di immobili, vogliamo precisare che si tratta di spesa corrente, quella che va in servizi ai cittadini. Impegnare delle somme a bilancio e poi non destinarle a nessun uso è sbagliato tanto quanto sperperarle: in entrambi i casi non viene fatto un buon uso di denaro pubblico. Scendendo nel dettaglio i 30.000 euro destinati al comparto orafo mai utilizzati, i 60.000 a sostegno dell’economia aretina, e tutti sappiamo quanto ne avrebbe bisogno, 70.000 euro come contributi alle attività culturali, 20.000 di supporto alla scuola statale, 10.000 euro a favore dell’integrazione, tutti non impiegati, avrebbero potuto avere uso più utile. Ci sono anche stati caso di sottoutilizzazione come, ad esempio, per il progetto “Utiletà” che, forse, è stato sovradimensionato con 10.000 euro stanziati e solo 700 erogati. Grandi e piccoli segni di disattenzione che potevano essere evitati.