Home Politica Monte S. Savino, alleanza tra comune e confcommercio

Monte S. Savino, alleanza tra comune e confcommercio

0
Monte S. Savino, alleanza tra comune e confcommercio

Confcommercio e Comune di Monte San Savino stringono un accordo in nome del centro storico e delle sue attività economiche. Un accordo che contempla alcuni temi salienti per la vivibilità e l’accoglienza di residenti, turisti e imprese: traffico e viabilità, fruizione dei monumenti, sostegno alle nuove imprese che scelgono di insediarsi nel cuore antico della città e attenzione a quelle che esistono da tempo.

Di questo e di altro hanno parlato insieme il sindaco di Monte San Savino Margherita Scarpellini e la delegazione della Confcommercio savinese, guidata dal presidente Mirco Faralli e dai due responsabili tecnici Carlo Salvicchi e Stefano Scricciolo. Erano presenti all’incontro anche il vicesindaco Gianluca Gentile e l’assessore alle attività produttive Giuseppe Ginepri.

“È stato un colloquio intenso e, speriamo, fruttuoso”, commenta il presidente della delegazione Confcommercio di Monte San Savino Mirco Faralli, “gli amministratori hanno mostrato di comprendere le difficoltà che le imprese stanno vivendo in questo periodo, impegnandosi a creare nuove opportunità di sviluppo con l’obiettivo di difendere l’occupazione e il benessere della nostra comunità”.

“Alcuni risultati ci sono già”, prosegue Faralli, “intanto il Sindaco ha confermato che nel periodo estivo non ci sarà quella chiusura totale al traffico che lo scorso anno aveva causato diversi disagi nel centro storico, scoraggiando l’affluenza di persone anche nei negozi. In più, ci ha anticipato che sta valutando dei piani per garantire un’apertura più razionale ed efficiente sia degli sportelli comunali sia dei più importanti palazzi del centro, come la Torre. Questo, ne siamo certi, si tradurrà in un richiamo maggiore di turisti, a beneficio di tutti”.

Il Comune di Monte San Savino ha inoltre in serbo alcune azioni di sostegno alle imprese, “a cominciare dalla questione della Tares”, dice il presidente della delegazione Confcommercio, “la nuova tassa sui rifiuti introdotta dal Governo Monti è iniqua e spropositata e rischia di mettere in ginocchio molti operatori: il Comune non può esimersi dall’applicarla, ma ha promesso di non applicare maggiorazioni rispetto alle aliquote minime consentite. Praticamente, esigerà solo la parte destinata alle casse statali e non terrà nulla per sé. Un segnale che, per quanto non risolva le cose, ci fa sentire considerati almeno dagli enti locali”.

Particolare attenzione sarà rivolta poi agli imprenditori che decideranno di aprire unì’attività in centro: “l’idea del Comune è di applicare sgravi fiscali, almeno per i primi anni, o altre forme di incentivi che aiutino le nuove imprese a superare la fase dello start up, che è poi quella più critica”, sottolinea Faralli, “è un’azione positiva e lungimirante che Confcommercio apprezza: il futuro e la vivibilità dei centri storici sono legate a doppio filo all’esistenza di negozi, botteghe e servizi. Chi pensa alle imprese pensa quindi al futuro della città”.