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Giochi: Giorgetti, Paese non rinuncia a settore gioco

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Roma, 16 ott. (Labitalia) – "Il Paese non intende rinunciare al settore gioco, visto che è una prerogativa nazionale. Non esiste, infatti, una normativa europea sul settore". Lo ha detto il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti, intervenendo oggi al convegno Sapar, organizzato in occasione dell'edizione autunnale di Enada, la mostra internazionale degli apparecchi da intrattenimento e da gioco che sarà alla Fiera di Roma fino a venerdì 18 ottobre. "Vogliamo ribadire -ha rimarcato- la riserva dello Stato nei confronti del gioco pubblico e il governo non ha assolutamente intenzione di rinunciare a tale riserva, perchè ciò significherebbe perdere la sovranità su un settore importante"."Per questo motivo -ha spiegato- non possiamo ignorare la situazione che sta dilagando a livello territoriale. Ho, quindi, avviato un confronto sul tema, attraverso una serie di incontri informali con il ministro Delrio per capire come intervenire. Lo strumento della delega sarà una grande opportunità per poter riscrivere una serie di nodi e varare un testo unico sui giochi. Se la delega -ha ipotizzato il sottosegretario- fosse approvata entro l'autunno si potrebbe avviare un dialogo con il territorio, credo che si farebbe un servizio al Paese. E' importante offrire un gioco legale per sottrarlo a quello illegale". Riferendosi poi alle slot, Giorgetti ha chiarito che "se riusciamo ad approvare la delega fiscale entro un mese, possiamo operare con decreti delegati, altrimenti servirà il ricorso a una norma ordinaria per riscrivere la distribuzione degli apparecchi nei locali, che siano più sicuri". La sanatoria sulle penali alle slot, ha poi aggiunto "è stato un intervento equilibrato, non sono stati fatti sconti. I concessionari potranno aderire o meno, ma la norma prevede anche una salvaguardia per lo Stato. Se i concessionari la onoreranno e credo che lo faranno, andrà tutto bene, altrimenti sarà una norma che comunque eserciterà un'efficacia complessiva rispetto alla copertura del decreto Imu".