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Conferenza di Simone De Fraja

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Martedì 8 ottobre prende avvio un nuovo ciclo di conferenze organizzato dalla Società storica aretina, in collaborazione con il Comune di Arezzo. Si tratta della terza parte di “Aretini alla sbarra, delitti, processi e sentenze” dedicata questa volta alle epoche medioevale e moderna. Ad inaugurare la serie di otto incontri che ci condurrà fino alla vigilia delle festività natalizie sarà Simone De Fraja, con una conferenza di carattere introduttivo significativamente intitolata “La giustizia criminale in epoca medioevale e moderna: l’incertezza dei diritti”. L’appuntamento è come di consueto alle ore 17,30, all’auditorium Aldo Ducci di via Cesalpino.
Nel primo incontro si parlerà del diritto cosiddetto “criminale” e specialmente della procedura, a partire dalle prime rudimentali forme di giudizio, i cui risultati erano spesso affidati ad ordalie sovente truccate, tralasciando il periodo aureo dell’eredità romana. Per le fonti criminali dobbiamo poi passare agli statuti comunali, che sostanzialmente si ricalcano l’uno con l’altro, redatti e pubblicati fino a tutto il Cinquecento. Nel frattempo si pratica una giustizia criminale che priva il “reo” di ogni garanzia, con lo “spettacolo” dell’esecuzione della pena di morte in forma pubblica e teatralizzata quale deterrente esemplificativo di ciò che aspetta i malfattori. Sono fonti storiche anche i resti degli strumenti di tortura e di morte. Da sottolineare i processi agli animali in uso dalla fine del secolo XIV e la “caccia alle streghe”, con un processo inquisitorio generale condotto con i metodi procedurali delineati dal “Malleus Maleficarum”. Con l’arrivo dei Lorena in Toscana si assiste ad una riorganizzazione del diritto, con la ‘finta abolizione’ della pena di morte, reintrodotta poco dopo per certi reati. Con l’unità d’Italia si delinea progressivamente la ‘giustizia’ che tutti noi conosciamo.
Studioso del periodo medioevale, Simone De Fraja ha condotto numerose ricerche sull’epoca. Il suo interesse è concentrato sulla storia del territorio aretino ed è sfociato in monografie e saggi relativi agli insediamenti castellani, fra i quali recentemente “Fortificazioni medioevali in Valcerfone” e “Fortificazioni medioevali in Valmarecchia”. Ma l’autore si è occupato anche delle fortificazioni d’“Oltremare” del Vicino Oriente, arabe e crociate. De Fraja è membro di diverse associazioni culturali aretine, per le quali ha tenuto conferenze ed interventi televisivi. Svolge la professione di avvocato ed è consigliere della Camera Penale di Arezzo.
Curato da Luca Berti, il ciclo di conferenze della Società storica aretina si propone non soltanto di mettere in luce le significative differenze esistenti fra la giustizia contemporanea e quella dei secoli pre-illuministici, ma anche di portare l’attenzione su processi e situazioni penalmente rilevanti che hanno segnato la storia aretina ed appassionato l’opinione pubblica, anche lontano dalle mura della nostra città.
La conferenza successiva è in programma il 15 ottobre, quando Pierluigi Licciardello parlerà del processo a Guido Tarlati (“un vescovo contro il papa”) del 1324-1325. A seguire le conferenze di professori universitari e studiosi della Società storica: Alarico Barbagli, Luca Berti, Elena Bonora, Franco Cristelli, Jean Pierre Delumeau, Anna Foa. Come di consueto, gli incontri sono ad ingresso libero, con dibattito finale aperto a tutti.