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Confartigianato: no alla patente a punti in edilizia

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Confartigianato: no alla patente a punti in edilizia

Confartigianato è contraria all’istituzione di una ‘patente a punti’ in edilizia, misura annunciata dal Governo per gestire la qualificazione delle imprese di costruzioni ai fini della loro partecipazione ad appalti e per accedere a finanziamenti pubblici.

“Confartigianato contesta il provvedimento, giudicandolo l’ennesimo balzello burocratico sulle spalle degli imprenditori edili – sottolinea Giordano Cerofolini, presidente della Federazione Edilizia di Confartigianato Arezzo – che duplica oneri economici e adempimenti amministrativi rispetto a quelli già esistenti e che alle aziende costerà non meno di 300 milioni di euro. Inoltre il meccanismo con il quale vengono attribuiti i punti della patente penalizza le piccole imprese rispetto alle grandi aziende. Tutto ciò senza garantire maggiore efficienza nella gestione della sicurezza sul lavoro.”
Secondo Confartigianato la patente a punti sarebbe inefficace anche rispetto agli scopi che si prefigge e ricorda un altro fallimento annunciato, come il Sistri.
“La patente a punti in edilizia – incalza Cerofolini – rischia di trasformarsi in un nuovo Sistri, vale a dire in un sistema costoso e complesso per le imprese ma inefficace rispetto all’obiettivo che si prefigge. Un adempimento oneroso, inutile e complicato che rischia di dare il colpo di grazia alle imprese del settore costruzioni alle prese con una crisi profonda che, nel 2102, ha provocato la perdita di 122.000 addetti e 61.844 aziende”.

“La sicurezza sul lavoro – ribadisce – – non si tutela con la burocrazia. Nel caso della patente a punti, si finirebbe per creare un nuovo ‘carrozzone’ burocratico che appare finalizzato a ‘fare cassa’ sulle spalle delle imprese, drenando almeno 300 milioni di euro, sommando gli oneri di iscrizione all’apposita sezione presso le Camere di commercio e le spese per tutti gli altri adempimenti, tra cui la formazione, la dotazione di nuove attrezzature, la nomina del responsabile tecnico”.

“Il Testo Unico sulla sicurezza del lavoro – conclude il Presidente della Federazione Edilizia di Confartigianato Arezzo – contiene già le norme per garantire la sicurezza e per punire le violazioni. Non abbiamo bisogno di nuovi costi e di nuovi adempimenti. Invece si continua ad introdurre burocrazia, oneri procedurali ed economici, enti pubblici e privati ai quali chiedere autorizzazioni. E la tanto annunciata semplificazione, che fine ha fatto?”.