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‘Street Food al Prato’: il disappunto dell’Ass. ristoratori aretini

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‘Street Food al Prato’: il disappunto dell’Ass. ristoratori aretini

Nota dell’associazione ristoratori aretini

“Le iniziative per animare il centro storico di Arezzo sono sempre ben accette, anche quelle a sfondo enogastronomico, quando sono finalizzate a portare gente in città quando la gente non c’è”, dice Laura Lodone, responsabile dell’Associazione Ristoratori Aretini, “tutt’al più c’è da avviare una riflessione, che all’interno della nostra associazione è in atto da tempo, con la ricerca e la proposta di nuove e diverse azioni”.

“Ma il discorso”, continua Lodone, “cambia invece quando queste iniziative sono realizzate nei pochi momenti in cui in città di gente se ne riversa una grande quantità, in occasione di eventi particolari come per esempio la Fiera Antiquaria. In queste circostanze, infatti, gli operatori su aree pubbliche chiamati appositamente non aggiungono alcun richiamo all’evento principale, già attrattivo di per sé, ma anzi drenano e distraggono i consumi da quegli esercizi che quel tipo di attività lo svolgono sistematicamente, 365 giorni all’anno, sopportando oneri e costi rilevanti e stando aperti, proprio per fornire un servizio alla città, anche in momenti nei quali in giro non si vede un’anima”.

“Abbiamo denunciato, con forza e determinazione, la nostra contrarietà a questo tipo di manifestazioni già lo scorso anno, in occasione della prima edizione di Street Food che si sovrapponeva alla Fiera Antiquaria. Lo ribadiamo anche quest’anno, senza però alzare il livello della polemica, esclusivamente per l’assicurazione ottenuta, tramite la Confcommercio, da Amministrazione Comunale, Consiglio della Fiera Antiquaria e Camera di Commercio, che questo tipo di sovrapposizione non si ripeterà più in futuro”.

Al proposito, il presidente dell’ente camerale Giovanni Tricca fa sapere: “la giunta della Camera di Commercio ha concesso il patrocinio gratuito a questa edizione di Street Food solo dopo aver ottenuto la garanzia esplicita che nei prossimi anni tale iniziativa non coinciderà più con la Fiera Antiquaria”.

“Resta il disappunto”, chiude la responsabile dell’associazione ristoratori, “per il consistente danno economico che subiranno le attività a posto fisso, che ci auguriamo siano ancora in piedi l’anno prossimo, per verificare che l’impegno assunto sia in effetti mantenuto”.