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Gestione delle maxiemergenze

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Gestione delle maxiemergenze

AREZZO – Arrivano quando meno te le aspetti, ma arrivano sempre più di frequente. Sono i grandi eventi avversi. Da quelli purtroppo tradizionali legati alla natura (terremoti, alluvioni) a quelli dovuti all’uomo e alle sue attività non sempre gestirete con le dovute cautele: incendi, esplosioni, grandi incidenti, fino ai naufragi come quello della Concordia. Ed è in queste occasioni che si mette in moto la macchina dei soccorsi, che opera su più fronti. Come coordinarsi, come muoversi, chi decide come, cosa è perché. Tante domande che in ogni occasione ci si fanno, spesso anche con le successive code polemiche. Ma dovere di una pubblica amministrazione che agisce anche questa su più fronti, è prepararsi al meglio, facendo tesoro delle esperienze passate, compiendo studi e approntando piani operativi che di volta in volta andranno poi adattati sul campo secondo le diverse proporzioni e tipologie di intervento necessario.
Domani (mercoledì 28 novembre) l’Auditorium del San Donato ospiterà una giornata di confronto, ma anche di verifica, e di proposte legate proprio al coordinamento necessario in occasione di grandi eventi avversi.
“Gestione delle maxiemergenze: la centrale operativa 118 di Arezzo e la rete regionale di integrazione con gli altri enti del soccorso” è il titolo dell’iniziativa. Nel nostro sistema la Centrale operativa 118 costituisce l'interlocutore principale per la pianificazione della risposta sanitaria. Si mobilitano mezzi risorse straordinarie; c’è un modello da adottare per consentire il coordinamento sugli interventi emergenza/urgenza.
E’ sempre più opportuno sottolineare la necessita di predisporre dei piani di emergenza intra ed extra ospedalieri, sulla base delle indicazioni contenute nelle linee guida della protezione civile di concerto con il ministero della sanità. Procedure che devono garantire l'interfaccia tra le numerosi e indispensabili componenti che affiancano il sistema dei soccorsi sanitari, ognuno con un ruolo ben definito.
Scopo del convegno è quello di diffondere la cultura degli interventi integrati fra Servizio Sanitario, Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Volontariato, fra gli operatori sanitari in quanto tali e come cittadini. La gestione di una maxiemergenza porta ad un cambiamento delle normali procedure e dei comportamenti che abitualmente si attuano nel soccorso sanitario. In una maxiemergenza è fondamentale evitare improvvisazioni, rispettare i ruoli, interagire fra le diverse figure a vari livelli.
Un tema affrontato nella seconda sessione dei lavori del convegno: fondamentale comprendere i ruoli di ogni istituzione dalla Prefettura (organo che sovrintende negli stati di emergenza territoriali) alla Protezione Civile (istituzione della previsione, prevenzione, soccorso superamento dell’emergenza), dalle Forze dell’ordine e Vigili del fuoco (per la messa in sicurezza della scena dell’evento avverso) al 118 (soccorso sanitario). Le problematiche che emergono in qualsiasi evento calamitoso, comportano la gestione di interventi di assistenza alla popolazione colpita, la valutazione degli effetti sul territorio, il ripristino delle attività di tipo sociale economico e produttivo, il ritorno alla normalità,. La direzione unitaria delle operazioni ha buon esito solo se funziona il coordinamento di un sistema complesso evitando una visione settoriale dell’intervento; adottare un sistema di comunicazione congiunta tra ruolo tecnico e sanitario, per un linguaggio comune ed interattivo, fornendo le informazioni e formazione sui relativi protocolli per ogni istituzione da adottare in una situazione complessa come evento calamitoso.
I lavori iniziano alle 9,00 per concludersi nel tardo pomeriggio.