A fine ottobre dell’anno scorso un uomo, B.M. di neanche 40 anni, venne ritrovato privo di vita all’interno della propria autovettura parcheggiata nei pressi di Piazza Zucchi. Le cause vennero individuate in overdose da eroina: forse una partita tagliata male o un concentrato troppo puro. Da lì partirono le indagini della Squadra Mobile che subito si indirizzarono verso quel mondo del minuto spaccio nei cui confronti vengono predisposti, quotidianamente, servizi mirati.
I risultati non sono tardati e con un sapiente incastro di attività tecniche e di conoscenza del territorio si sono individuati i soggetti, un uomo e una donna, che avevano costanti contatti con il deceduto per fornirgli la droga e che gestivano una parte dello spaccio della piazza aretina con un buon giro di “clienti”.
Nei confronti di T.K.L., tunisino senza fissa dimora di anni 38 e di D.C.S.Y, uruguaiana, di anni 43, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare e gli stessi attualmente si trovano ristretti presso la casa circondariale di Sollicciano.
Importanti risultati anche sul fronte dei servizi mirati predisposti per il contrasto del minuto spaccio, nell’ambito del quale assolutamente importante è stata la collaborazione tra Squadra Mobile e UPGSP. Infatti, sono stati tratti in arresto H.B., tunisino di circa 40 anni, A.A marocchino di 50 anni e, nella tarda serata di ieri, A.A.B.A., tunisino di circa 40 anni. Quest’ultimo aveva nascosto nelle parti intime quasi un etto di eroina e cocaina, suddivisa in ovuli.