Home Cronaca Casentino: primi risultati della raccolta firme contre chiusura poste

Casentino: primi risultati della raccolta firme contre chiusura poste

0

I primi risultati ottenuti con la raccolta firme contro la chiusura degli uffici postali
Casentino unito rende noto alla popolazione che le firme (oltre 850) raccolte contro la chiusura degli uffici postali di Serravalle, Moggiona e Partina, sono state consegnate tra il 20 ed il 25 agosto al Presidente, al Direttore nazionale e al Direttore della sede provinciale di Poste Italiane spa, ai sindaci interessati ed al presidente dell’Unione di Comuni del Casentino, a tutti i presidenti dei Gruppi politici del Consiglio della Regione Toscana ed in particolare al Consigliere Vincenzo Ceccarelli in quanto politico locale.
Ebbene, la nostra iniziativa ha trovato un positivo accoglimento da parte di alcuni consiglieri regionali ed in particolare il gruppo Consiliare UDC ha presentato in Consiglio, il 4 settembre scorso, un’interrogazione in merito alla chiusura degli uffici postali in Casentino.
L’interrogazione pone all’attenzione della Giunta Regionale la questione della chiusura dei tre uffici postali e delle firme raccolte, chiedendo quali siano le proposte e le soluzioni previste dalla Regione Toscana, in accordo con le istituzioni e compatibili con l’esigenza di programmazione aziendale di Poste Spa, che siano alternative alla chiusura degli uffici postali per garantire la salvaguardia di un servizio pubblico che per alcune fasce della popolazione è ancora insostituibile.
Una possibile soluzione per sventare la chiusura è quella di ridurre le aperture settimanali, un’altra è quella di verificare se sussistono le condizioni affinché questi uffici postali, in accordo con gli enti locali, possano svolgere altre funzioni utili alle comunità in modo da abbattere i costi di gestione e rendere il loro mantenimento economicamente sostenibile.
Una ulteriore alternativa, nel caso in cui gli uffici siano finanziariamente insostenibili , è quella del servizio effettuato a domicilio dai portalettere con le consegne quotidiane per coloro che non hanno possibilità di muoversi sul territorio.
Infine si parla anche di espansione dei servizi postali in tabaccheria attraverso un terminale con i metodi già utilizzati oggi per il pagamento dei bollettini postali.
La Regione Toscana, dopo l’allarme lanciato dai territori, ha già chiesto un incontro all’amministratore delegato di Poste italiane Spa per evitare la chiusura degli uffici postali ma il buon esito della vicenda nonostante la forte mobilitazione della popolazione residente non è affatto scontato, il momento economico italiano è molto difficile.